Relativamente alla mortalità materna, per l’Oms siamo “Un esempio da insegnare, diffondere e condividere”
L’Italia si configura come
“un esempio da insegnare, diffondere e condividere”. Così, IL 12 novembre 2015,
in occasione della presentazione dei nuovi dati Oms sulla mortalità materna,
si è espressa il vice direttore
generale dell'Oms per la salute della donna, Flavia Bustreo, in merito alla
situazione italiana.
Il nostro Paese si colloca infatti nella top ten mondiale dei Paesi con i più bassi tassi di mortalità materna, con un numero di 4 morti materne ogni 100mila nascite, è tra i migliori al mondo ai livelli di Francia, Inghilterra, Germania e Stati Uniti.
Il nostro Paese si colloca infatti nella top ten mondiale dei Paesi con i più bassi tassi di mortalità materna, con un numero di 4 morti materne ogni 100mila nascite, è tra i migliori al mondo ai livelli di Francia, Inghilterra, Germania e Stati Uniti.
L’Italia ha messo a punto un sistema di sorveglianza attiva della mortalità
materna, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e finanziato dal
Ministero della Salute che, in una fase pilota, ha coinvolto 6
regioni(Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio,
Campania e Sicilia) che coprono il 49% dei nati del Paese e, dal 2015, ha
incluso anche la Lombardia e la Puglia estendendo la copertura al 73% dei nati.
La mortalità materna stimata dal sistema di sorveglianza coordinato dall’Iss,
nelle 6 regioni partecipanti alla fase pilota, è pari a 10 decessi ogni 100mila
nati vivi con una forte variabilità regionale compresa tra 5 morti in Toscana e
13 in Campania.